domenica 5 febbraio 2012

Giuseppe Petrosino, poliziotto italiano ma non troppo


Giuseppe “Joe” Petrosino è stato un emigrante italiano, famoso per essere stato a capo dell'Italian Squad della polizia di New York e per portato alla luce i legami tra criminalità organizzata negli USA e mafia italiana. Come spiegato su Wikipedia, la sua è stata una vita breve, ma avventurosa.

Petrosino è anche il personaggio principale di “Petrosino ed i baffi a manubrio”.

Di per sé, la trama spinge forte sul pedale dell'avventura. Petrosino ed i suoi colleghi dell'Italian Squad devono affrontare la Mano Nera, implicata nel traffico illegale d'oro. A fare da cattivi sono i baffi a manubrio, i moustache pietes, prototipi dei mafiosi moderni. Tali pittoreschi delinquenti vengono affrontati con scontri all'arma da fuoco. La vicenda finale, la corsa per evitare l'attentato al teatro, è degna del miglior film o telefilm americano fracassone.

Messo così il libro sembra solo un'avventura fracassona, un'americanata tutta azione e violenza. Ma non è così, e Signoroni offre diverse chiavi di lettura.

La prima è politica, e descrive l'evoluzione della Mano Nera. 
 
Da banda di manigoldi da strada, che usano la forza per piegare i poveri italoamericani, diventa organizzazione di delinquenti industriali, capaci di infiltrarsi tra la società americana “bene”. I suoi membri sono a casa sia negli squallidi vicoli della Little Italy che nei salotti della borghesia americana. La natura folkloristica dell'organizzazione viene presto dimenticata, in nome di una maturità ed una mentalità industriale. Al mutamento sulla natura delle bande italo americane si lega la critica politica alla società, le cui disuguaglianze favoriscono l'illegalità. 

E poi, la figura di Joe Petrosino, con la domanda: è un poliziotto italiano o no?
La mia risposta è più no che si.

Certo Petrosino ama la buona cucina, ha una sorta di religiosità (o scaramanzia di fondo), non è privo di una sorta di sensibilità di fondo. Fin qui, niente da dire, siamo nella scia dei vari Montalbano/carabinieri di Don Matteo/ protagonista delle fiction di Mediaset e Rai.

Tuttavia, Petrosino è altro: un individuo spietato e crudele, che agisce come i delinquenti che arresta, che non si fa scrupolo di torture un sospettato per ottenere informazioni. Il suo è un mondo senza compromessi, dove “Chi ha pietà del lupo condanna l'agnello”, il che lo rende distante anni luce dal poliziotto italiano, bonario.


Secondo Signoroni, “Petrosino ed i baffi a manubrio”, Mondadori 1978


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