![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgotOCxVL6ZIYOfLw0i7nwYUZGriW1Nq8qOlXzwosw67AGpCvzTCo5V827E6yoIRK-zErU0jbWJ7LoQE_KYfUfgTm9W-olcnfG8iRPPcCgaMhgaK80PEKHMwAJgTBDvjOB4-j4ktxusZ1w/s320/colspazio.jpg)
Uno strano meteorite
precipita nel pozzo della fattoria di Nahum Gardner e della sua
famiglia.
Subito, il meteorite
manifesta la sua influenza: mele e e pere crescono a dimensioni
innaturali, gli animali del bosco mutano, la primavera vede la
comparsa di piante innaturali.
Poi la situazione
peggiora. La mutazione della vegetazione si radicalizza, e la
famiglia Gardner diventa sempre più instabile, i loro sensi propensi
verso strane informazioni. La loro fattoria viene evitata, il solo il
vicino Ammi Pierce rimane testimone delle sparizioni e della pazzia
dei Nahum e dei familiari.
Proprio Ammi, costretto a ritornare sul
posto con medico e polizia, si rende conto della verità. Il
meteorite ha trasportato sulla Terra un... qualcosa (“Un colore”)
che si è nutrito fisicamente e mentalmente di uomini animali e
piante. Sotto la sua influenza, gli alberi hanno dato frutti marci e
sono mutati, gli animali sono impazziti ed i Gardner hanno prima
perso il senno poi il corpo, riducendone a carcasse con solo un
barlume di vita.
Nel finale, il Colore
torna negli spazi che l'avevano generato, ma lascia nel territorio
qualcosa di sé, marchiandolo per sempre.
Questa in breve la trama
de “Il colore venuto dalla spazio”, racconto di Howard
Phillips Lovecraft scritto nel marzo del 1927.
Forza del racconto sono
le contrapposizioni, la capacità di uscire dagli schemi.
Per cominciare il
protagonista del racconto, l'entità spaziale. E' un alieno veramente
tale. A differenza di Predatori-cacciatori rasta palestrati o omini
verdi interessati alle donne terrestri, il Colore è veramente
impersonale ed incomprensibile per la razza umana.
Per quanto le sue
azioni siano simili a quelle delle creature terrestri (il controllo
del territorio e la ricerca di prede) sono compiute in maniera
impersonale: eventuali moventi morali ed intellettuali sono ignoti.
A tale distacco emotivo
fa fronte l'evolversi della vita dei Gardner, descritto con passione
e dettaglio.
Man mano che la storia avanza, il decadimento della
fattoria e dei suoi abitanti diventa sempre più drammatico. Quella
che era una gradevole zona pastorale si ridurrà in una “Landa
folgorata” dove regnano la morte e la pazzia.
E questo porta
all'ultima grande differenza.
La storia inizia con un tono
scientifico piuttosto asettico. Il narratore è un tecnico arrivato
sul posto per dei rilevamenti e l'analisi iniziale del meteorite
cerca di ricalcare il linguaggio dei documenti ufficiali.
Poi, irrompe il dramma e
la disperazione di chi (prima Nahum, poi Ammi) vede il proprio mondo
cadere a pezzi, i propri familiari ed amici ridotti a folli la cui
carne marcisce giorno dopo giorno.
Disperazione umana contro
azioni alieni, rigore scientifico contro sentimenti che feriscono.
“Il colore venuto dallo spazio è horror atipico: forse al confine con la fantascienza, sicuramente di
qualità.
Il Colore venuto dallo
spazio. The Colour Out of Space, 1927
Nessun commento:
Posta un commento