Le regole del vivere
civile e della legge scardinate dal desiderio senza freni di
realizzazione e successo.
Una vita severa ed
appagante che nasconde segreti oscuri e malvagi.
Questi sono i due temi,
legati a doppio filo e presenti, in Violazione di Alessandra
Sarchi.
Violazione è composta di
tre storie che (ancora il meccanismo della scatola cinese) entrano
una nell'altra.
Tutto, come nel miglior
domestic horror, inizia in maniera molto promettente. Linda,
Alberto e figli sono una famiglia che vuole lasciare la caotica
Bologna senza però allontanarsi troppo dalla città. L'obiettivo
sembra essere realizzato da Primo Draghi: la sua tenuta I Cinque Pini
è molto vicina alla città, ma tanto casa di campagna grazie a
coltivazioni ed allevamento biologico.
Tuttavia, il marcio
viene a galla: Alberto scopre come la tenuta sia illegale,
realizzata abusivamente su un'area protetta. Alberto però non fa
niente, soprattutto non modifica la sua decisione. Ecco allora che si
verifica un evento drammatico che sconvolge la vita dei protagonisti.
Il mondo descritto dalla
Sarchi è una savana, un terreno di caccia a malapena tenuto
da regole e convenzioni speciali. Quando questa cornice si sgretola
viene fuori il contenuto: se Primo Draghi è un arrampicatore senza
scrupoli, il “bravo” Alberto non ha problemi a violare la legge
per il suo interesse.
E' un sistema di equilibri precari, dove
il terreno neutro (educazioni e regole) viene via via eroso
dall'interesse, dall'avidità, dalla voglia di sopraffare. Ecco
allora che l'equilibrio scoppia e l'ultima violazione (da qui
il titolo del libro) distrugge qualunque ipotesi di ordine.
Alessandra Sarchi,
“Violazione”, Einaudi 2012, 271 p., brossura
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